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SABBIATRICI - ULTRASUONI

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Da
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Gli ultrasuoni sono delle onde meccaniche
sonore. A differenza dei fenomeni acustici propriamente
detti le frequenze che caratterizzano gli ultrasuoni
sono superiori a quelle mediamente udibili da un
orecchio umano. La frequenza convenzionalmente
utilizzata per discriminare onde soniche da onde
ultrasoniche è fissata in 20 kHz. Lo stesso termine
ultrasuono chiaramente indica ciò che è al di là (ultra)
del suono, identificando con suono solo il fenomeno
fisico udibile.
Come ogni altro tipo di fenomeno ondulatorio gli
ultrasuoni sono soggetti a fenomeni di riflessione,
rifrazione e diffrazione e possono essere definiti
mediante parametri quali la frequenza, la lunghezza
d'onda, la velocità di propagazione, l'intensità (misurata
in decibel), l'attenuazione (dovuta all'impedenza
acustica del mezzo attraversato).
Nonostante, come detto, l'essere umano, non sia in grado
di udire gli ultrasuoni, altri animali hanno tale
capacità. Ad esempio i cani (per i quali sono in
commercio appositi fischietti di richiamo agli
ultrasuoni), i delfini e le balene che li usano per
comunicare tra loro e i pipistrelli che li usano per
vedere gli ostacoli mentre volano di notte.
Gli ultrasuoni trovano utilizzo per lo più in campo
medico ed industriale essendo ampiamente utilizzati
nelle ecografie, nei controlli non distruttivi e in
molti apparecchi utilizzati per la pulizia superficiale
di oggetti di piccole dimensioni.
Anche il sonar impiega intervalli di frequenze che non
di rado sconfinano nella gamma degli ultrasuoni.
Gli ultrasuoni vengono generati per mezzo di materiali
con particolari caratteristiche meccanico-elettriche, i
materiali piezoelettrici. Questi particolari materiali
come ad esempio il quarzo o titanato di bario hanno la
caratteristica di generare una differenza di potenziale
se compressi o stirati in senso trasversale, viceversa
se applicata una differenza di potenziale ai loro
estremi questi si comprimono o dilatano in senso
trasversale. Proprio quest'ultima caratteristica viene
sfruttata per generare queste onde meccaniche sopra il
campo dell'udibilità (ultrasuoni). In base al materiale
scelto avremo quindi diverse frequenze di ultrasuoni,
diverse propagazioni nei materiali e quindi diverse
caratteristiche di potenza della macchine generatrici Le
principali applicazioni oltre quelle sopra indicate
riguardano anche il campo meccanico, soprattutto la
saldatura di materiali plastici e il controllo non
distruttivo di cordoni di saldatura.
La saldatura di materiali plastici per mezzo di
ultrasuoni viene sovente utilizzata quando è richiesta
una certa qualità estetica ma soprattutto velocità di
esecuzione; due oggetti plastici (preferibilmente dello
stesso materiale in modo che l'attrito molecolare
risulti alto) vengono messi a contatto fra loro e un
parallelepipedo metallico (sonotrodo) di appoggia ad uno
di essi scaricando ultrasuoni e quindi mettendolo in
vibrazione. L'attrito generato fonderà le parti
plastiche a contatto unendole. La forma e la frequenza
alla quale vibrerà il sonotrodo dipendono dalla
geometria dell'oggetto che si andrà a saldare.
La qualità estetica è eccellente anche se non viene
assicurata la tenuta stagna quindi, nel caso sia essa un
requisito fondamentale, è preferibile prendere in esame
un altro tipo di saldatura (es. saldatura a lama calda).
Gli ultrasuoni sono anche uno dei controlli non
distruttivi che si possono eseguire sui cordoni di
saldatura fra metalli. L'attrezzatura necessaria è
composta da uno schermo che visualizza in un grafico (molto
simile ad un oscilloscopio) il ritorno (eco) delle onde
di ultrasuoni che si propagano nel metallo e da una
sonda dove è contenuto il materiale piezoelettrico che
genera gli ultrasuoni. La sonda viene messa a contatto
col cordone di saldatura da controllare, gli ultrasuoni
si propagano nel metallo e ogni volta che nel cordone in
questione è presente un'imperfezione (bolla d'aria,
accumulo di impurezze o una cricca) la massa volumica (densità)
cambierà rispetto al resto del cordone di saldatura e
parte degli ultrasuoni verranno riflessi. Noi vediamo
questa onda di riflesso (eco) nello schermo e in base
alla scala dello schermo riusciamo anche ad individuare
la posizione approssimativa del difetto. Questo tipo di
controllo è molto diffuso dato che risulta non
distruttivo e permette di controllare cordoni di
saldatura molto lunghi in brevissimo tempo individuando
anche la posizione del difetto.
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