STAMPAGGIO
AD INIEZIONE
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Lo stampaggio ad iniezione è un processo
di produzione industriale del tipo fusione, in cui
materiale liquido (materiale plastico) viene immesso in
una forma permanente detta stampo, aiutato da una forza
di "iniezione". Generalmente, l'iniezione avviene a
pressioni elevate ed a temperature che consentono lo
scorrimento del materiale "plastificato" in apposita
sezione della pressa stessa. Gli appositi stampi vengono
tenuti chiusi idraulicamente o meccanicamente in
macchine dette presse per lo stampaggio. Le pressioni
sono dell'ordine di qualche centinaio di bar e la forza
(in tonnellate) necessaria per tenere chiusi gli stampi
è semplicemente ricavabile dalla formula:

dove P è la pressione di iniezione in kg/cm² (per le
unità di misura vedi nota [1]) ed S è la superficie
dell'area frontale del pezzo da stampare (in cm²)
ortogonale al piano di iniezione.
Lo stampaggio ad iniezione è ritenuto uno dei processi
più economici di trasformazione delle materie plastiche.
Esistono relativamente poche pubblicazioni riguardo alle
tecniche di stampaggio e relative alla soluzione dei
problemi. L'uso di programmi specifici quali "mold flow"
consente una rapida ed economica prototipazione del
prodotto, l'uso di presse veloci permette di produrre
particolari anche grandi in un tempo estremamente
ridotto.
Lo stampaggio ad iniezione rammenta il principio della
pressofusione usata per la formatura di semilavorati o
particolari dai metalli non ferrosi.
I costituenti principali delle presse per iniezione
sono:
un piano fisso, cui si fissa un semistampo (normalmente
il semistampo femmina)
un piano mobile, cui si fissa l’altro semistampo
un sistema di supporto e guida del piano mobile (generalmente
4 colonne a sezione cilindrica)
un meccanismo di chiusura dello stampo (generalmente una
ginocchiera azionata da pistoni idraulici)
Schema di principio del sistema di iniezioneun “gruppo
di plastificazione ed iniezione”, costituito da una vite
senza fine contenuta in un cilindro riscaldato
elettricamente, la vite ha la possibilità di ruotare
intorno al suo asse (caricamento e fusione del materiale)
e di spostarsi assialmente, agendo da pistone (fase di
iniezione). La testa del cilindro porta un ugello che,
attraverso un foro nel piano fisso della pressa è
mantenuto a contatto del foro di iniezione dello stampo
una centralina oleodinamica, che fornisce l’energia per
gli azionamenti. Si stanno diffondendo presse con
azionamenti totalmente elettrici
un basamento di supporto
una unità di governo elettronica
La disposizione più diffusa è quella orizzontale (movimento
di apertura degli stampi orizzontale), ma per
lavorazioni particolari si utilizzano presse verticali.
I parametri identificativi delle presse sono:
la forza di chiusura
il passaggio tra le colonne, ovvero la massima
dimensione trasversale dello stampo che può essere
montato
la corsa del piano mobile
la capacità, ovvero la massima quantità di materiale che
può essere iniettato in ciascun ciclo
Schema di principio del processoIl ciclo macchina tipico
è composto dalle seguenti fasi:
Caricamento e fusione: la vite gira aspirando il
materiale (in granuli dalla dimensione variabile da 1 a
circa 5 mm) da una tramoggia fissata al cilindro, il
materiale, avanzando verso la testa del cilindro, fonde
per effetto del riscaldamento del cilindro e
dell’attrito. L'accumulo del materiale plastificato
nella parte anteriore del cilindro fa arretrare la vite
determinando la quantità di materiale che verrà
iniettata.
Chiusura e bloccaggio dello stampo. I due semistampi
vengono avvicinati velocemente in bassa pressione e a
pochi decimi di distanza vengono bloccati in posizione
di massima forza di chiusura.
Iniezione: alla vite viene applicata una pressione
programmata e spostandosi rapidamente in avanti, come un
pistone, forza il materiale fuso, attraverso l’ugello,
nella cavità dello stampo.
Mantenimento in pressione: la vite continua ad essere
spinta in avanti solitamente con una pressione più bassa
di quella di iniezione, mantenendo la pressione sul
materiale finché questo non è solidificato Rilascio
della pressione della vite.
Caricamento e fusione
Eventuale attesa di raffreddamento del materiale nello
stampo Apertura dello stampo ed estrazione (automatica,
manuale o assistita da manipolatori esterni) dei pezzi
Arretramento del gruppo iniezione (movimento opzionale)
I pezzi ottenuti richiedono in certi casi operazioni
accessorie come l’asportazione del materiale degli
attacchi di iniezione (materozze), la sbavatura,
l’esecuzione di fori ecc, ma spesso sono perfettamente
finiti.