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SABBIATRICI - FRESATURA

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Da
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La fresatura è una
lavorazione meccanica a freddo per asportazione di
truciolo, che permette di realizzare un pezzo finito, la
cui forma è stata definita a progetto, partendo da un
pezzo grezzo di metallo e asportando il materiale in
eccesso, che è detto sovrametallo. Per poter realizzare
il pezzo finito è necessario che questo possa essere
inscritto nel pezzo di partenza da cui verrà asportato
il sovrametallo.
Descrizione
La lavorazione viene effettuata mediante utensili detti
frese, montate su macchine utensili quali fresatrici o
fresalesatrici.
La fresatura, a differenza di altre lavorazioni più
semplici, richiede la rotazione dell'utensile e la
traslazione del pezzo: i taglienti della fresa,
ruotando, asportano metallo dal pezzo quando questo
viene a trovarsi in interferenza con la fresa a causa
della traslazione del banco su cui il pezzo è ancorato.
Il ciclo lavorativo prevede normalmente una prima fase
di sgrossatura, in cui l'asportazione viene fatta nel
modo più rapido e quindi più economico possibile,
lasciando un sufficiente sovrametallo per la successiva
fase di finitura in cui si asportano le ultime parti
eccedenti per raggiungere le dimensioni previste
ottenendo una superficie più liscia. La finitura, che
consiste in una asportazione limitata di metallo,
consente di rispettare il progetto per quanto riguarda
le tolleranze delle dimensioni e il grado di rugosità
delle superfici.
I parametri
I principali parametri di lavoro della fresatura sono la
velocità di taglio, da cui si ricava la velocità di
rotazione della fresa, e l'avanzamento del pezzo:
La velocità di taglio dipende dal materiale di cui è
composta la fresa (o gli inserti che ne costituiscono i
taglienti) e dalla durezza del materiale da lavorare.
Per lavorare acciaio dolce (carico di rottura 490 N/mm2)
le frese odierne fatte in Widia possono lavorare a
velocità di taglio di 140 m/min, o fino a 200 m/min se
dotate di ricoperture quali nitruro di titanio, la
velocità va ridotta per lavorare materiali più duri. La
velocità di rotazione (n) della fresa, in giri/min, si
calcola dividendo la velocità di taglio (vc*)
(moltiplicata 1000) per la circonferenza della fresa in
mm (diametro Ø per 3,14):

L'avanzamento si calcola moltiplicando il numero di
taglienti (z) per l'avanzamento per singolo tagliente
(fz*), per velocità di rotazione della fresa (n):

.
L'avanzamento per singolo tagliente è di norma 2/10 mm,
per taglienti a taglio perpendicolare al pezzo, può
essere aumentato per taglienti con geometria di taglio
inferiore ai 90°. Da ciò si capisce che l'avanzamento
dipende dalla geometria dei taglienti e dalla loro
densità, infatti frese con più taglienti ma di diametro
maggiore devono girare più piano, quindi z aumenta ma n
diminuisce.
Tuttavia la densità dei taglienti, cioè il loro numero a
parità di circonferenza della fresa, dipende dal
materiale da lavorare, in particolare dal tipo di
truciolo che produce: se si lavora l'alluminio la
densità sarà bassa per poter scaricare i trucioli che
sono lunghi e tendono ad aggrovigliarsi; la densità sarà
media per l'acciaio, mentre sarà maggiore per la ghisa
che produce trucioli in forma di polvere.
I parametri di lavoro sono indicati secondo la
simbologia ISO:
vc*(c* peduncolo) = velocità di taglio (m/min)
z = numero dei denti
n = velocità di rotazione (giri/min)
fz* = avanzamento al dente (mm/dente)
fn* = avanzamento al giro (fz* x z - mm/giro)
vf* = avanzamento al minuto (fz* x z x n; Oppure fn* x n
- mm/min)
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